CONTRIBUTI PER GLI INTERVENTI DI PREVENZIONE CONTRO IL RISCHIO SISMICO

 Con ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile  Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 50 del 28 febbraio 2013 è stata stabilita la quota stanziata per il 2012, pari a 195,6 milioni di euro ripartita tra le Regioni per: 

a)      studi di microzonazione sismica (16 milioni di euro); 

b)     interventi di rafforzamento locale o miglioramento sismico o, eventualmente, demolizione e ricostruzione di edifici ed opere pubbliche d’interesse strategico per finalità di protezione civile (170 milioni di euro per gli interventi indicati alle lettere b e c). Sono esclusi dai contributi gli edifici scolastici, ad eccezione di quelli che ospitano funzioni strategiche nei piani di emergenza di protezione civile. E’ possibile delocalizzare gli edifici demoliti e ricostruiti se viene garantito, ad invarianza di spesa, un maggiore livello di sicurezza sismica e una maggiore efficienza del sistema di gestione dell’emergenza, sottoposto all’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza; 

c)      interventi strutturali di rafforzamento locale o miglioramento sismico o di demolizione e ricostruzione di edifici privati;

d)     altri interventi urgenti e indifferibili per la mitigazione del rischio simico, con particolare riferimento a situazioni di elevata vulnerabilità ed esposizione (8,5 milioni di euro).

Il Dipartimento della Protezione Civile può acquistare beni e servizi strumentali per eseguire le attività previste dall’ordinanza (1,1 milioni di euro).

Gli interventi di prevenzione del rischio sismico riguardano i Comuni con pericolosità sismica di base, espressa in termini di accelerazione al suolo “ag”, pari o superiore a 0,125g

tra cui il Comune di Buttrio.